giovedì 8 marzo 2012

Le nostre rubriche su MolfettaLive.it

A partire da oggi ogni quindici giorni potrete seguire le nostre rubriche culturali su MolfettaLive.it a cura di Cecilia Vista!!
Vi proponiamo la prima dedicata ad un noto personaggio molfettese G.S. Poli e vi invitiamo a seguirle sul sito www.molfettalive.it .
08/03/2012
                   Giuseppe Saverio POLI

        Fu decorato della Croce di Commendatore del Reale Ordine di S. Ferdinando
G. Saverio Poli - fonte: Google
Giuseppe Saverio Poli si inserisce tra le grandi personalità del panorama molfettese tra metà XVIII e inizio XIX sec.
Di nobili natali, nasce  a Molfetta il 24 ottobre 1746 ed è da sempre ricordato come uomo di profondo ingegno e cultura. Dopo una prima formazione presso il Seminario Vescovile in Molfetta, passò poi all’Università di Padova per addottorarsi in Medicina, ma i suoi elogi andavano ben oltre la medicina passando per il campo del diritto e delle scienze fisiche, per le sue grandi abilità di filosofo, storico e conoscitore della lingua latina, greca, francese, inglese e tedesca.
Grande uomo di cultura, dopo gli studi padovani si trasferisce a Napoli dove entrò in stretto contatto con la dinastia dei Borboni, ricevendo la nomina di professore di storia e geografia nell’ Accademia militare di Re Ferdinando I e venendo incorporato all’esercito col grado di luogotenente. Viaggiò molto in Europa, ma il soggiorno londinese segnò una vera svolta nella formazione del Poli , ove ebbe occasione di stringere relazioni con scienziati fra i quali il Couvier, il Mackenzie, l’Humboldt e col famoso Giacomo Cook, , il quale, ammirò il Poli per il suo talento.
Fu socio e corrispondente di molte accademie scientifiche di Stati Esteri, presidente del Real Istituto d’Incoraggiamento delle Scienze del regno di Napoli. Dalla corte di Baviera venne insignito della Croce dell’Ordine di S. Alberto;  il re di Prussia, a mezzo del grande Humboldt, gli inviò un anello prezioso; da Francesco I di Napoli, del quale fu precettore, fu decorato della Croce di Commendatore del Reale Ordine di S. Ferdinando.
Ritornato a Napoli, fu nominato professore di fisica sperimentale, e vi istituì la cattedra di mineralogia, scrivendo il primo saggio di un orto botanico, l’introduzione di un macchina per formare i cannoni, la tromba idraulica a vapore per far servire le acque del fiume Vulture all’irrigazione dei terreni, i così detti grandi cilindri d’acciaio per laminare lastre di rame ad uso della marineria, e varie altre pregevoli e utilissime opere. Molto importanti le memorie su argomenti di fisica metereologica, di geologia e particolarmente sulla zoologia che hanno consentito di definire il Poli l’antesignano della biologia moderna; a tal proposito interessante è la definizione con il quale lo ricorda il naturalista contemporaneo Ducrotay che lo definì “ Molluschorumclassis verus fundator”.

Il 1795 pubblicò in lingua latina ed in due volumi, l’opera “Testacea Utiusque Siciliae”, frutto di 14 anni di laboriosi studi e di acute osservazioni sulle conchiglie e sulla descrizione dei testacei dei mari delle due Sicilie, apportando un contributo prezioso all’anatomia comparata, che gli valse il titolo  di emulo del grande Linneo per tale ragione, il suo nome è legato alla scoperta delle vescicole interradiali del sistema acquifero degli echinodermi. Tra le opere di notevole spessore ricordiamo  “Elementi di fisica sperimentale”, pubblicata in 11 edizioni. Fu collezionista di armi e vestiari, numismatico come ci mostra la sua ricca e pregevole collezioni di monete sicule e greche che lasciò in eredità a Francesco I. A Napoli istituì il primo Orto Botanico ed un Museo, che da lui prese il nome, in cui fece copiosa raccolta di testacei ,Iiofiti e zoofiti, fossili, minerali ecc.
Per i vasti suoi meriti fu nominato membro di diverse Accademie di Francia,  Germania,  d’Inghilterra,  d’Italia, aggregato alla società di Filadelfia  e della corte di baviera decorato dell’ordine di S. Giorgio.

di Cecilia Vista